%> dBlog - FOTOGRAFIA TECNICA E SCIENTIFICA Di Roberto Piero Ottavi
 

La fotografia è verità, e il cinema è verità ventiquattro volte al secondo.

Jean-Luc Godard

Cerca per parola chiave
 


Titolo
Agfa (2)
Alpa (3)
Argus (1)
Canon (101)
Casio (8)
Concorsi Fotografici (111)
Contax (3)
Epson (18)
FOTOgraphia (23)
Foveon (1)
Fujifilm (20)
Hasselblad (9)
HP (2)
Immagini (5)
Incontri (119)
Jenoptik (1)
Kodak (24)
Konika Minolta (26)
Kyocera (6)
Leica (81)
Libri (25)
Link (40)
Mail-Art (4)
Mamya (7)
Minox (9)
Mostre (367)
Nikon (110)
Olympus (71)
Panasonic (6)
Pentax (53)
PhaseONE (2)
PinHole (16)
Plustek (1)
Polaroid (13)
Praktica (4)
Promozioni (6)
Ricoh (5)
Rollei (7)
Samsung (2)
Sanyo (1)
Sharp (1)
Sigma (18)
Sinar (2)
Software (71)
Sony (10)
Tamron (5)
Tutorial (11)
Varie (247)
Vivitar (1)
Voigtlander (7)
WorkShop (71)
ZEISS (11)

Catalogati per mese:
Febbraio 2004
Marzo 2004
Aprile 2004
Maggio 2004
Giugno 2004
Luglio 2004
Agosto 2004
Settembre 2004
Ottobre 2004
Novembre 2004
Dicembre 2004
Gennaio 2005
Febbraio 2005
Marzo 2005
Aprile 2005
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
Good things always m...
04/12/2010 @ 02:47:46
Di coach stores
prima ancora di sceg...
04/12/2010 @ 01:23:27
Di air jordans
You don’t give the p...
02/12/2010 @ 07:34:18
Di Air Jordan 3

Titolo
_____________________


Se vuoi sapere qualche cosa di piu' su tutte queste riviste o vuoi esprimere la tua opinione clicca QUI

Titolo

_


PhotoBIT - Sito Eccellente all'Italian Web Awards 2004


Vedi tutte le promozioni

Tutorial

Esposimetro e grigio-medio
La Composizione Fotografica
Conversione in B/N
Uso e calibrazione dell’esposimetro kiev 88
Problemi di avanzamento frame con Kiev 88 (parte in inglese)
Fotografia Stenopeica o Pinhole
Fotografare senza esposimetro
Grazie a Marco Scarpelli ora anche il manuale della Kiev88 e la guida a cosa fare e non fare con la russa.

Non siete ancora stanchi? Leggete:LEICA REFLEX: Luci e ombre di una principessa che non divenne regina.” , " LEICA M la saga senza fine" i fondamentali scritti su leica di Sante Castignani ora arricchiti da un nuovo articolo sulle ottiche Voigtlander: "Voigtlander al Microscopio".

"Le ottiche EF Autofocus di Canon" di Pino Caprio

Aggiungo qualche risorsa anche per i felici possassori della HOLGA
Da Lomography: Manuale Italiano ed utilizzo di film 35mm.
Da Polaroid: Rendere piu’ luminosa la holga, concise, Holder instructions + Piu’ qualche mia disavventura con i film tipo 80 di polaroid - Manuale della LOMO LC-A in inglese - sempre in inglese potete trovare qui i manuali della gloriosa polaroid SX70 e della Automatic Land Camera 250 questa selezione fa parte del sito orphan cameras sul quale potete trovare davvero tanti libretti di istruzione per tutti i gusti. Ovviamente e' giusto ricordare anche il link ufficiale Polaroid dove trovare alcuni manuali. Segnalo ancora sempre per gli appassionati polaroid il video edito da Freestyle (trovate il link sotto) sulla realizzazione di un Polaroid Image Transfer ed uno sulla manipolazione delle polaroid SX-70 (Purtroppo Polaroid ha annunciato la chiusura della produzione di film SX-70, per chi vuole provare questa tecnica occorre affrettarsi e ricordate che non e' necessaria una Camera Sx-70 ma se posizionate un filtro neutro +2 stop davanti all'esposimetro potete usare i film Sx-70 anche su normali camere 600!!!!!).

E poi ancora:


Link Fotografia:

Fotografia e Informazione
Lens Performance
Lens Performance RAW Data
FreeStyle
Holga.net
ItalSystem.it
Roberto Piero Ottavi
Mauro Fiorese
Gruppo Polaser
Maurizio Galimberti
Paolo Gioli
Massimo Stefanutti
FotoInScatola
Fotografia Anni 30
Gruppo Rodolfo Namias
Polanoid
h0lg4
Found photography
Guida Usato Fotografico

d.r.fotografia - black'n white photography
TuttoFoto
9Cento
Fotomatica
LINK



Ci sono 695 persone collegate


 

...

Design by

Roberto Marone

powered by dBlog CMS ® Open Source

\\ Home di PhotoBIT : Articolo
FOTOGRAFIA TECNICA E SCIENTIFICA Di Roberto Piero Ottavi
Di mauro (del 18/02/2005 @ 09:08:04, in Leica, linkato 4221 volte)

FOTOGRAFIA TECNICA E SCIENTIFICA

Di Roberto Piero Ottavi

Dal Leicaforum (http://www.leica-italia.it/cgi-bin/forum/elenco.asp?page=2&order= ) in vari capitoli (ognuno con il suo riferimento)

Capitolo Primo

http://www.leica-italia.it/cgi-bin/forum/oggetto.asp?id=3749&ins=1

Nella fotografia scientifica e tecnica si tratta quasi sempre di restituire su pellicola immagini di risultati ottenuti , di reperti o di fenomeni osservati sotto l'aspetto macro o microscopico.
In alcuni casi si tratta di registrare ciò che l'occhio non vede illuminando gli oggetti con luce ultravioletta , infrarossa o polarizzata.
Il sistema Leica , grazie al rivoluzionario sistema Visoflex o "cassetta Visoflex" che trasformava una telemetrica in una ingombrante ma eccellente reflex monobiettivo , oltre che a determinate ottiche appositamente progettate , era in grado di garantire risultati perfetti e , per quei tempi , eccezionali.
Oggi il concetto di reflex monobiettivo è completamente metabolizzato , per ognuno di noi è talmente normale che spiegarne i pregi sarebbe ridicolo , ma nel 1935 quando fu presentato il primo Visoflex costituì una rivoluzione di portata quasi indescrivibile.
Leitz Wetzlar produsse tre accessori fondamentali per questo tipo di fotografia : il piatto cosiddetto Revolver (1933), la cassetta Visoflex (1935) ed il carrello scorrevole (1937).
Tutti e tre gli accessori permettevano l'osservazione e la messa a fuoco su un vetro smerigliato finissimo , spesso munito di stigmometro centrale o di mire a crocino , con la possibilità di montare oculari di forte ingrandimento e quindi di ottenere una messa a fuoco di assoluta precisione , messa a fuoco che nel caso del piatto Revolver e del carrello scorrevole , veniva mantenuta con tolleranze sull'ordine del centesimo di millimetro quando al posto del vetro smerigliato si faceva scivolare il corpo macchina.
Sostanzialmente il piatto Revolver ed il carrello scorrevole costituivano uno il miglioramento dell'altro perchè il principio era il medesimo (ottica montata anteriormente e vetro smerigliato montato posteriormente e complanare con il corpo macchina il cui piano pellicola veniva a trovarsi esattamente sul piano del vetro smerigliato).
Nel caso del piatto Revolver macchina e vetro smerigliato erano montati su un disco rotante che , ruotato di 180° , portava la fotocamera nella posizione dove prima si trovava il vetro smerigliato su cui si era fatta la messa a fuoco , nel caso della slitta scorrevole non era più necessario ruotare un piatto ma la sostituzione avveniva per scorrimento lineare.
Il Visoflex era costituito da una blocchetto che si avvitava alla votocamera al posto dell'ottica e conteneva uno specchio a 45° argentato all'esterno (e quindi delicatissimo) grazie al quale l'immagine veniva riflessa ed inviata , ad un vetro smerigliato su cui era possibile montare differenti sistemi di ingrandimento.
Era possibile montare un pentaprisma che permetteva la visione orizzontale , come nelle moderne reflex , e il blocchetto era munito , nella parte anteriore , di una filettatura 39x1 su cui si montavano le ottiche.
Prima dello scatto lo specchio veniva alzato e quindi i raggi anzichè seguire la strada dello specchio per finire sul vetro smerigliato e poi attraverso il prisma all'occhio , viaggiavano diritti verso la pellicola.
Ovviamente il Visoflex (ma anche il Revolver ed i successivi sistemi scorrevoli) se da un lato permettevano di controllare con estrema precisione inquadratura , messa a fuoco e profondità di campo , dall'altro costituivano un aumento della distanza tra obiettivo e fotocamera e quindi le ottiche non predisposte andavano benissimo in macro ma non potevano ovviamente più di focheggiare all'infinito.
Era quindi necessario predisporre obiettivi ai quali fosse possibile togliere meccanicamente una parte della lunghezza fisica in modo che l'obiettivo , una volta avvitato sull'accessorio macro , si trovasse esattamente nelle stesse condizioni di quando sarebbe stato montato sulla fotocamera per riprese normali con escursione del fuoco fino all'infinito.
Videro la luce le ottiche cosiddette "svitabili" la cui parte posteriore era costituita praticamente da un anello di prolunga rimovibile in modo da compensare il differente tiraggio dovuto alla inserzione dell'accessorio macro o della cassetta Visoflex ripristinando le condizioni di normale messa a fuoco fino all'infinito.
La prima versione del Visoflex fu presentata con il Telyt 200 e questo accessorio aprì decisamente tutta una serie di nuovi orizzonti alla fotografia in piccolo formato.
Il tradizionale soffietto in pelle necessario per focheggiare alle brevissime distanze non fu relegato in soffitta perchè , quantunque sempre più si andasse verso anelli di prolunga fissi più pratici e meno delicati , fu mantenuto nell'accessorio denominato "apparecchio universale per riproduzioni" sul quale normalmente si impiegavano ottiche di 5 cm di lunghezza focale.
Erano possibili riproduzioni con rapporti di ingrandimento da 1:18 a 10:1 (cosa ancor mai realizzata fino ad allora con macchine di altro formato) e nel 1928 fu progettato l'accessorio chiamato "aggiunta micro" che permetteva di montare la Leica sui microscopi (cavallo di battaglia di Leitz) con possibilità di controllo dell'immagine laterale attraverso un rivoluzionario prismetto rotante che si poneva in una certa posizione durante la messa a fuoco e poi , nel pomento dello scatto , automaticamente si girava inviando così l'immagine alla fotocamera.
Gli Stabilimenti Leitz divennero realmente benemeriti anche in campo scientifico offrendo possibilità di documentazione assolutamente straordinaria per quei tempi.
Sebbene queste cose , lette oggi , possano far sorridere per la loro "ovvietà" bisogna considerare sempre che questi "giocattoli ottici" furono progettati e proposti sul mercato tra il 1928 ed il 1938 quando nei laboratori scientifici la documentazione fotografica era stata piuttosto marginale proprio per la difficoltà dovuta alle dimensioni delle apparecchiature ed alla conseguente scarsa praticità.
Nella storia della Leica un grosso capitolo è costituito dalla ricerca della perfezione proprio in campo tecnico e scientifico , furono "pensati" e messi in cantiere innumerevoli accessori in alcuni casi assolutamente "geniali", in altri casi talmente complicati da far pensare che a Wetzlar fuori del reparto progettazione ci fosse un vistoso cartello con scritto "se una cosa è troppo semplice cerchiamo di complicarla".
Resta il fatto che la fotografia tecnica e scientifica ha costituito per Leitz un fiore all'occhiello di portata oserei dire addirittura pari all'introduzione del piccolo formato e , in diverse puntate vista la vastità dell'argomento trattato , mi è venuto il desiderio di rivisitare tutta la produzione integrando le notizie , ove possibile , con le tabelle ed i dati tecnici che accompagnavano i vari accessori o che sono riportate sui registri di Wetzlar.
Nelle puntate a venire parleremo di tutti i sistemi per riproduzione orizzontale , delle ottiche dedicate alla macro (Milar e Summar) , dei dispositivi per riprese ravvicinate progettate per il Summar 50 e per l'Elmar , dei sistemi per stampa a contatto ELDIA , delle versioni successive del Visoflex e dei sistemi avanzati per la fotografia in campo medicale , dagli endoscopi ai sistemi per la fotografia dentale ed oculistica.
Insomma , alla fine dei miei sforzi di scrittura (e della vostra pazienza nel leggere) forse avremo tutti un quadro più completo su questo aspetto ingiustamente trascurato della Ernst Leitz Wetzlar.
Saluti
Rpo

Articolo Articolo  Storico Storico Stampa Stampa
 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.