%> dBlog - LA PRIMA VOLTA IN CAMERA OSCURA di Enrico Andreis
 

Se passa un giorno in cui non ho fatto qualcosa legato alla fotografia, è come se avessi trascurato qualcosa di essenziale. È come se mi fossi dimenticato di svegliarmi.

Richard Avedon

Cerca per parola chiave
 


Titolo
Agfa (2)
Alpa (3)
Argus (1)
Canon (101)
Casio (8)
Concorsi Fotografici (111)
Contax (3)
Epson (18)
FOTOgraphia (23)
Foveon (1)
Fujifilm (20)
Hasselblad (9)
HP (2)
Immagini (5)
Incontri (119)
Jenoptik (1)
Kodak (24)
Konika Minolta (26)
Kyocera (6)
Leica (81)
Libri (25)
Link (40)
Mail-Art (4)
Mamya (7)
Minox (9)
Mostre (367)
Nikon (110)
Olympus (71)
Panasonic (6)
Pentax (53)
PhaseONE (2)
PinHole (16)
Plustek (1)
Polaroid (13)
Praktica (4)
Promozioni (6)
Ricoh (5)
Rollei (7)
Samsung (2)
Sanyo (1)
Sharp (1)
Sigma (18)
Sinar (2)
Software (71)
Sony (10)
Tamron (5)
Tutorial (11)
Varie (247)
Vivitar (1)
Voigtlander (7)
WorkShop (71)
ZEISS (11)

Catalogati per mese:
Febbraio 2004
Marzo 2004
Aprile 2004
Maggio 2004
Giugno 2004
Luglio 2004
Agosto 2004
Settembre 2004
Ottobre 2004
Novembre 2004
Dicembre 2004
Gennaio 2005
Febbraio 2005
Marzo 2005
Aprile 2005
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
Good things always m...
04/12/2010 @ 02:47:46
Di coach stores
prima ancora di sceg...
04/12/2010 @ 01:23:27
Di air jordans
You don’t give the p...
02/12/2010 @ 07:34:18
Di Air Jordan 3

Titolo
_____________________


Se vuoi sapere qualche cosa di piu' su tutte queste riviste o vuoi esprimere la tua opinione clicca QUI

Titolo

_


PhotoBIT - Sito Eccellente all'Italian Web Awards 2004


Vedi tutte le promozioni

Tutorial

Esposimetro e grigio-medio
La Composizione Fotografica
Conversione in B/N
Uso e calibrazione dell’esposimetro kiev 88
Problemi di avanzamento frame con Kiev 88 (parte in inglese)
Fotografia Stenopeica o Pinhole
Fotografare senza esposimetro
Grazie a Marco Scarpelli ora anche il manuale della Kiev88 e la guida a cosa fare e non fare con la russa.

Non siete ancora stanchi? Leggete:LEICA REFLEX: Luci e ombre di una principessa che non divenne regina.” , " LEICA M la saga senza fine" i fondamentali scritti su leica di Sante Castignani ora arricchiti da un nuovo articolo sulle ottiche Voigtlander: "Voigtlander al Microscopio".

"Le ottiche EF Autofocus di Canon" di Pino Caprio

Aggiungo qualche risorsa anche per i felici possassori della HOLGA
Da Lomography: Manuale Italiano ed utilizzo di film 35mm.
Da Polaroid: Rendere piu’ luminosa la holga, concise, Holder instructions + Piu’ qualche mia disavventura con i film tipo 80 di polaroid - Manuale della LOMO LC-A in inglese - sempre in inglese potete trovare qui i manuali della gloriosa polaroid SX70 e della Automatic Land Camera 250 questa selezione fa parte del sito orphan cameras sul quale potete trovare davvero tanti libretti di istruzione per tutti i gusti. Ovviamente e' giusto ricordare anche il link ufficiale Polaroid dove trovare alcuni manuali. Segnalo ancora sempre per gli appassionati polaroid il video edito da Freestyle (trovate il link sotto) sulla realizzazione di un Polaroid Image Transfer ed uno sulla manipolazione delle polaroid SX-70 (Purtroppo Polaroid ha annunciato la chiusura della produzione di film SX-70, per chi vuole provare questa tecnica occorre affrettarsi e ricordate che non e' necessaria una Camera Sx-70 ma se posizionate un filtro neutro +2 stop davanti all'esposimetro potete usare i film Sx-70 anche su normali camere 600!!!!!).

E poi ancora:


Link Fotografia:

Fotografia e Informazione
Lens Performance
Lens Performance RAW Data
FreeStyle
Holga.net
ItalSystem.it
Roberto Piero Ottavi
Mauro Fiorese
Gruppo Polaser
Maurizio Galimberti
Paolo Gioli
Massimo Stefanutti
FotoInScatola
Fotografia Anni 30
Gruppo Rodolfo Namias
Polanoid
h0lg4
Found photography
Guida Usato Fotografico

d.r.fotografia - black'n white photography
TuttoFoto
9Cento
Fotomatica
LINK



Ci sono 1338 persone collegate


 

...

Design by

Roberto Marone

powered by dBlog CMS ® Open Source

\\ Home di PhotoBIT : Articolo
LA PRIMA VOLTA IN CAMERA OSCURA di Enrico Andreis
Di mauro (del 20/01/2007 @ 02:40:50, in Tutorial, linkato 3244 volte)
Cose ovvie per gli esperti, ma forse utili per chi per la prima volta si trova ad affrontare una stampa fotografica in bianconero
-
bene, la passione per la fotografia ci ha portati alla fatidica prima stampa; il negativo è sviluppato, abbiamo la nostra cameretta oscurata, il materiale distribuito su tavoli e ripiani: possiamo cominciare? Facciamo insieme un ripasso della preparazione, prima del “via”
vaschette: dovremmo essercene procurate almeno 3 del formato leggermente più grande di quello della carta che useremo, minimo 2 centimetri in più per lato (scopriremmo sennò quanto è complicato e frustrante cercare di agganciare con le pinze un foglio che occupa interamente la vaschetta). Dicevo che le vasche sono 3, perché? La prima per lo sviluppo. La seconda per l’arresto, nella terza il fissaggio (vi prego, fatelo questo benedetto arresto intermedio! Non date retta a chi dice che non l’ha mai preso in considerazione, perché o sono molto fortunati da non aver mai avuto copie macchiate, o sono molto ricchi da buttare il fissaggio ogni fine sessione di stampa… al massimo, se siete come me e vi dà fastidio l’odore dell’acido acetico, usate il limone, comprando quei flaconcini nei supermercati in cui è già bello che spremuto ed usatelo in ragione di un cucchiaio ogni due litri d’acqua). Già, ma accennando a chi ogni volta getta i bagni, come facciamo ad essere sicuri invece di poterli riutilizzare senza che la conservazione delle copie abbia a patirne? Cioè come possiamo essere sicuri che il fissaggio funzioni a dovere? Semplice: quando sviluppiamo le pellicole B/Nero, tagliamo la coda della pellicola prima di introdurla nella tank, e conserviamola; questa servirà a stabilire la bontà del fissaggio: immergetene uno spezzone nel bagno appena fatto e calcolate quanto tempo impiega a rendere trasparente la pellicola, memorizzate questo tempo e usate tranquillamente il Fix almeno finché questo tempo non supera il triplo del tempo iniziale (controllando naturalmente con lo stesso metodo di quando in quando, magari prima della successiva giornata di stampa); a questo punto sostituiremo il bagno sicuri di averlo sfruttato fino in fondo, ma senza oltrepassare le sue possibilità. Anche per lo sviluppo si può usare un procedimento simile: a sviluppo nuovo, cronometriamo quanto tempo impiegano le zone di grigio medio ad apparire (io pomposamente chiamo questo sistema “calcolo del tempo di apparizione”) e finché questo tempo non sarà triplicato, usate tranquillamente lo sviluppo (cioè per spiegarmi meglio: metto la carta a bagno, guardo il cronometro; i grigi medi appaiono dopo 30 secondi? Bene! 30 x3 = 1 minuto e mezzo. Quando ad uscire nello stesso modo i grigi impiegheranno 1 minuto e 35 secondi, buttate lo sviluppo e rifatelo). Ricordate che alla fine della “catena dello sviluppo”, per le copie in uscita dal fissaggio dovete prevedere una bacinella di parcheggio, di misura tale e con una giusta quantità d’acqua che vi permetta di contenere almeno una decina di copie in attesa del trasporto verso il lavaggio finale fatto nella vasca da bagno, per non uscire dalla cameretta in cui stampate ogni 5 minuti (se invece avete una camera oscura con annessa acqua corrente e vasca di lavaggio….bèh, vi invidio!). e come spostiamo le stampe da una vaschetta all’altra? Con le pinze naturalmente (NON con le mani, mi raccomando!) ma attenzione, devono essere 3 le pinze, non una sola e nemmeno due, la terza va tenuta come sicurezza; perché quella usata per muovere e togliere la copia dallo sviluppo non deve assolutamente entrare in contatto con l’arresto, sennò rimettendola a bagno dello sviluppo, lo danneggia; quindi se per distrazione capita, mettete la pinzetta da parte in attesa di uscire verso il lavandino per lavarla e prendete quella di scorta, che può anche tornare utile se per caso una delle pinzette “titolari” vi vada completamente a bagno (succede spesso, credetemi).
allora, siamo pronti? Le tre vaschette di formato giusto, riempite con i chimici preparati freschi freschi, le pinzette in posizione, il negativo nell’ingranditore portato a formato e messo a fuoco…apriamo il pacco di carta? NO, ancora una cosa importantissima! La luce di sicurezza è veramente sicura? Quello spiraglio di luce che non riesco ad eliminare, d’accordo che è minimo, ma darà problemi o posso trascurarlo? Come controllare che il locale sia a posto? Semplice: prendiamo un foglio di carta sensibile dello stesso tipo di quella che useremo per stampare le nostre belle foto, di formato fototessera, non di più (inutile sprecare fogli grandi) e appoggiamolo in una zona di lavoro tra l’ingranditore e le vasche, mettiamoci sopra una moneta da 1euro (che poi userete al bar per prendervi un caffè) e lasciamo la carta almeno 10 minuti a godersi la luce di sicurezza della nostra C/O, poi sviluppate e fissate normalmente; se il foglio che abbiamo ora in mano è perfettamente bianco, siamo a posto, se invece si vede il disco bianco della moneta circondato da un grigetto più o meno accentuato, c’è qualcosa che non va, e dovremo controllare meglio il locale o il tipo della luce di sicurezza, o ancora la distanza di questa dai piani di lavoro. Attenzione poi all’ingranditore: mi è capitato di vedere degli apparecchi che facevano uscire una tale quantità di luce dalla testa che erano loro i primi responsabili della velatura della carta; se avete a che fare con uno di questi trabiccoli (a me è capitato con un vecchissimo IFF) mano al cartoncino nero e con un minimo di bricolage eliminate gli “spifferi luminosi” (senza però chiudere le uscite per l’aria calda però! Attenzione). Continuando il discorso velatura della carta, attenti a come siete vestiti: una camicia bianca indossata davanti all’ingranditore, è una sicura fonte di riflesso verso la povera carta che si sta esponendo, quindi indumenti scuri e andiamo tranquilli anche per questo (anche in tutta la zona attorno all’ingranditore, comunque, per lo stesso motivo bisognerebbe provvedere ad eliminare i possibili riflessi rivestendo le pareti della zona con cartoncino nero opaco).
Capitolo ingranditore: verificato che a lampada accesa non crea problemi, resta solo da porre attenzione all’elettricità statica che può produrre, attirando la polvere sul nostro povero ed indifeso negativo, per cui vi consiglio caldamente di “metterlo a terra”, collegando un cavetto elettrico ad una parte metallica del nostro eroe, e attaccando l’altra estremità del cavetto alla massa dell’impianto elettrico o ad un termosifone o ad un rubinetto
Dimenticato qualcosa sul versante sicurezza? Spero di no, non mi resta che augurare BUONA PRIMA STAMPA



Enrico Andreis
qualche mia fotografia

e il mio album su PBASE
LFT.underground FORUM

Articolo tratto da Liberi Fotografi telemetrici
http://freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=52215&idd=6463
Articolo Articolo  Storico Storico Stampa Stampa
 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.