LA
FOTOGRAFIA STENOPEICA O
PINHOLE
Apro
un capitolo che
verra’ sviluppato
ulteriormente nel
tempo, quello di un
genere fotografico
molto particolare e di
cui vedete esempi su
questo sito nelle
apposite gallery.
Ho
provato a fare qualche
ricerca in rete per
trovare il significato
della parola, e devo
dire che
l’etimologia ce
ne risulta e’
alquanto incerta,
c’e’ chi
sostine che il
nome derivi dal greco
"stenos
opaios" che
significa dotato di un
piccolo foro. Al posto
dell'obbiettivo infatti
c'è un minuscolo
foro appunto stenope.
Da questo nome
secondo altri deriva
l’etimologia che
pero’ in questo
caso sarebbe scorretta,
Stenope è
infatti il nome di uno
scienziato inglese che
nel settecento
fabbricò in
economia lenti
piccolissime.
La
base della fotografia
stenopeica e’ la
“camera
obscura” di cui
un esempio e’
rappresentata in figura:
Roger
Bacon (1219-1292) fu
uno dei primi a
lasciarci una traccia
scritta del principio
della camera obscura.
Nel
1839 fu inventata la
fotografia, nel 1857
Petzval fu
apparentemente il primo
a cercare la formula
matematica del corretto
diametro del foro di
spillo o pinhole per
avere la migliore
risoluzione e nitidezza
dell’immagine.
La
formula fu trovata 30
anni dopo dal premio
nobel Lord Rayleigh.
La
formula e’ la
seguente:
Dove
2r e’ il diametro
del foro, l la
lunghezza d’onda
della luce che per i
nostri scopi possiamo
supporre: 0,00055 ed f
e’ la focale
relativa.
Questa
formula e’ alla
base della fotografia
pinhole, esiste un
simpatico software
per i calcoli
basati su questa
formula che permette di
ricavare l’f stop
relativo (di solito
molto alto, io ad
esempio ho un f=138) e
dispone anche calcoli
dei tempi relativi a
molte pellicole tenendo
conto del difetto di
reciprocita’
delle stesse. Per
comodita’ il
dowload del programma
e’ possibile
farlo qui.
La
foto stenopeica fu
consentita solo dal
miglioramento
della
sensibilità dei
negativi utilizzati.
In questo modo le
pose si abbreviavano
poiché l'assenza
di obiettivo imponeva
comunque lunghe
attese dopo lo scatto.
Con questa tecnica
avremo fotografie non
molto nitide ma dotate
di profondita' di campo
illimitata e uguale
grado di nitidezza
degli oggetti.
(dal
manuale di Hasluck)
"... Quali sono i
vantaggi e quali i
difetti delle
fotografia stenopeica ?
Cominciamo con i
vantaggi. Le immagini
così formate
hanno una certa
morbidezza che talvolta
è di
bell'effetto, esse sono
inoltre completamente
prive di distorsione e
possono riprendere per
un angolo di campo
estremamente grande.
Tale enorme
grandangolarità
può essere utile
in casi speciali in cui
è necessario
fotografare un soggetto
da una distanza molto
minore delle dimensioni
visibili dell'oggetto
stesso. Ma la
foto s. non solo ci
fornisce un campo
visuale illimitato
(sempre comunque al di
sotto dei 180°) ma
ci permette di ottenere
immagini entro vasti
limiti di distanza tra
piano delle pellicola e
il centro di
proiezione. Così
di un oggetto molto
lontano, di dimensioni
apparenti molto
piccole, noi possiamo
allungando il tiraggio
, ottenere una immagine
grande a nostro
piacimento. Gli
svantaggi sono i
seguenti: 1. la
definizione data dal
foro s. è
inferiore a quella con
un buon
obiettivo; 2.
L'illuminazione della
pellicola è
molto bassa e
perciò occorre
lavorare a posa, onde
l'impossibilità
di fare
istantanee."
COME
COSTRUIRSI UNA MACCHINA
DEL GENERE?
Le
modalita’ sono
due, o provate a
trasformare la vostra
fotocamera in una
macchina pinhole o
provate a costruirla
con legno o cartone.
Per trasformare la
fotocamera la
modalita’
e’ la seguente:
prendeteun
pezzetto di lamiera di
cira 3x3 cm (va
benissimo un pezzo di
lattina di coca-cola o
birra). Poggiandola su
di un pezzo di cartone
e spingendo al centro
con una biro creiamo un
bozzetto. Ora
rovesciamo il pezzetto
e passiamo sul
"bozzetto"
fatto dalla biro con
della carta vetrata
finissima. Fermiamoci
poco prima di forare e
usiamo un ago per fare
un forellino minuscolo.
Le dimensioni del foro
dovrebbero essere tra
0,2mm e 0,3mm. usiamo
una lente per
verificare la
perfezione del buco.
A
questo punto facciamo
un buco in un tappo
corpo macchina che
dovremo sacrificare e
incolliamoci al centro
il nostro lamierino
forato prima
opportunamente scurito
nella parte interna
(verso la pellicola).
Per
realizzarla invece in
legno o artone potete
provare a seguire le
buone istruzioni che ci
sono (in italiano) qui
Se
non volete diventare
matti con i tentativi e
le prove ma amate il
bricolage potete
ricorrere al kit
della polaroid
Per
certezza dei risultati
io ho una zerosystem
che ora esiste
anche in formao 35mm, e
l’ho acquista su holga.net che
vende anche il kit
polaroid.