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FOTOGRAFIA TECNICA E SCIENTIFICA Di Roberto Piero Ottavi
Di mauro (del 20/02/2005 @ 09:36:15, in Leica, linkato 1717 volte)

FOTOGRAFIA TECNICA E SCIENTIFICA

Di Roberto Piero Ottavi

Dal Leicaforum (http://www.leica-italia.it/cgi-bin/forum/elenco.asp?page=2&order= ) in vari capitoli (ognuno con il suo riferimento)

Capitolo Terzo

http://www.leica-italia.it/cgi-bin/forum/oggetto.asp?id=3897&ins=1

Ho cercato di riportare, nei due post precedenti , un riassunto necessariamente non esaustivo (e chi può essere esaustivo quando decide di avventurarsi in una produzione così vasta come quella della Ernst Leitz?) della prima produzione Leitz in campo scientifico e tecnico con particolare attenzione alla fotografia ravvicinata.
Ho forse ecceduto con i dati tecnici e vorrei integrarli con alcune considerazioni di carattere più generale ed in qualche caso personale.
Le mie precedenti puntate non hanno compreso tutto e di questo debbo scusarmi , ma è sufficiente sfogliare un catalogo qualsiasi degli anni d'oro di questa meravigliosa casa per rendersi conto della quale mole di accessori prodotta.
Leitz non soltanto curava in particolar modo i singoli pezzi ma si preoccupava di fornire anche delle soluzioni che oggi chiameremmo "chiavi in mano" soprattutto quando la Clientela era costituita da ricercatori e scienziati perchè forse partiva dal presupposto che fosse necessaria una certa riservatezza nel trattamento delle immagini e quindi cercava di fornire tutto il necessario al fine di evitare che tecnici e scienziati fossero costretti a rivolgersi a terze persone .
E' il caso , ad esempio , di quello che venne chiamato "Corredo Leica per fotografie tecniche" che era riportato in catalogo con la sigla OADGO (non chiedetemi il significato dei gruppi di 5 lettere che viene denominato negli archivi come "indicativo telegrafico" , perchè non lo conosco).
OADGO consisteva in:
-1 Corpo Leica III cromato con 1 caricatore e senza obiettivo (LYDRO CHROM);
-1 Obiettivo Elmar 5 cm f/3,5 cromato (ELMAR)
-1 Obiettivo Elmar 9 cm f/4 cromato (ELANG)
-1 Borsa in cuoio per contenere la Leica,le ottiche,un mirino universale e 1 caricatore (ETTWO)
-1 Caricatore metallico di ricambio (FILCA)
-1 Mirino universale cromato (VIDOM CHROM)
-1 Filtro giallo n.1 (FIGRO)
-1 Paraluce graduabile (multilunghezza) (FIKUS)
-1 Calibro tagliapellicola (ABLON)
-1 Avvolgipellicola (AGRIF)
-1 Sviluppatrice Correx da 500 cc con nastro a bottoni (CORUN)
-1 Termometro per controllo temperatura a sviluppatrice chiusa (CORET)
Analogamente la E.Leitz mise in commercio (per chi intendesse spendere di meno....) un altro corredo che venne chiamato "Corredo Leica ridotto per fotografie tecniche" che era riportato in catalogo con la sigla OAFIO ed era così composto:
-1 Corpo Leica II cromato con 1 caricatore e senza obiettivo (LYKAN CHROM)
-1 Obiettivo Elmar 5 cm f/3,5 cromato (ELMAR)
-1 Borsa pronto con vite , per Leica con obiettivo (ESNAR)
-1 Filtro giallo n.1 (FIGRO)
-1 Calibro tagliapellicola (ABLON)
-1 Avvolgipellicola (AGRIF)
-1 Sviluppatrice Correx da 500 cc con nastro a bottoni (CORUN)
-1 Termometro per controllo temperatura a sviluppatrice chiusa (CORET)
In questo modo il Cliente poteva esser certo che nulla gli sarebbe mancato di indispensabile per soddisfare, almeno fino allo sviluppo del negativo, le proprie esigenze.
Questi elenchi potranno sembrare noiosi ma rendono bene l'idea di come in Leitz NULLA FOSSE LASCIATO AL CASO , come per ogni applicazione esistesse la possibilità di richiedere tutto quanto necessitava, come la più grande preoccupazione della Ditta fosse , subito dopo la qualità , la sicurezza che il Cliente potesse contare comunque e sempre su tutto il necessario senza dover ricorrere , come spesso succedeva per altre Ditte concorrenti , a ripieghi casalinghi o approssimativi.
Le testimonianze della soddisfazione arrivavano numerose e questo incoraggiava ulteriormente i progettisti a far sempre meglio.
Molti degli entusiasti utilizzatori delle nuove fotocamere Leica erano ricercatori , esploratori , antropologi abituati a portarsi sulle spalle (o più probabilmente a far trasportare ai portatori) pesanti attrezzature, cavalletti in legno, scatole di fragili e deteriorabili lastre e quant'altro a quel tempo era normalmente connesso alla fotografia della quale per altro non potevano fare a meno per documentare in modo incontestabile i risultati delle loro ricerche.
Ecco alcune testimonianze tratte dall'archivio della corrispondenza di Wetzlar.
A prescindere dalla forma lessicale tipica di quegli anni sentite quali e quanti elogi arrivavano alla Ernst Leitz e da parte di quali eminenti personaggi!
Il Prof. Lidio Cipriani , Direttore del Museo Nazionale di Antropologia ed Etnografia di Firenze , il 26 ottobre del 1938 scriveva:
"...ho compiuto varie spedizioni scientifiche e precisamente otto in Africa, una in America del Nord, una nell'Asia, varie in Europa centrale ed orientale compresa la Russia. Durante i viaggi ho ripreso numerose fotografie quasi tutte a carattere antropologico ed etnografico delle quali una metà assommate ad oltre ventimila negativi trovasi depositata presso questo Museo. La massima parte di queste fotografie è stata da me registrata con apparecchi Leica. Nei primi tempi portavo con me anche apparecchi fotografici di formato 9x12 a lastre ma vi rinunciai ben presto a causa degli inconvenienti incontrati a causa del caldo, dell'umidità e delle sabbie.... Non vi è dubbio che posso in piena coscienza raccomandare ad ogni studioso di usare la Leica per le sue ricerche scientifiche , in laboratorio come durante i viaggi".
Il Dott. Andrea de Pollitzer-Polenghi di Trieste , il 15 ottobre 1938 scriveva:
"Nei miei viaggi di esplorazione nelle montagne dell'Africa, dell'Asia e dell'Islanda usai sempre la Leica. In tutti i climi sia freddi che caldi, a tutte le latitudini ed altitudini la Leica si è sempre dimostrata ottima e perfetta. Anche l'otturatore a tendina, la parte più delicata di ogni apparecchio fotografico, nelle peggiori condizioni ha sempre funzionato perfettamente."
Il Dott. Lutz Heck del Giardino Zoologico di Berlino, il 13 marzo 1936 scriveva:
"Sono particolarmente entusiasta della raccolta di fotografie riportata dal mio recente viaggio. Avevo quattro Leica , due di vecchio modello con teleobiettivi di vecchia costruzione e due di ultimo modello e mi hanno reso tutte grandi servigi"
Rat Leo Frobenius della Deutche Innereafrikanische Forschungsexpedition, il 26 gennaio 1934 scriveva:
"Dopo di aver adoperato questo apparecchio fotografico durante la spedizione sento il bisogno di comunicarvi quanto questa camera ci sia stata indispensabile....La maggiorparte di tutte le nostre fotografie sono state eseguite con le Leica e nella parte finale della spedizione, quando tutte le altre camere erano state messe fuori uso dalla sabbia e da altre avverse circostanze, le Leica funzionavano come al primo giorno".
Queste importanti testimonianze , che Leitz molto intelligentemente utilizzava nelle pagine pubblicitarie della Leica , aumentavano la fiducia dei Clienti , ne moltiplicavano a dismisura il numero e contribuivano a sgominare (se mai ce ne fossero stati) i concorrenti soprattutto negli Stati Uniti che rappresentavano già nel 1935 il 60% del mercato Leitz..
La Ernst Leitz dominava con la sua grande insegna il minuscolo paese di Wetzlar e le maestranze , dai progettisti all'ultimo dei magazzinieri , andavano fieri di poter dire "io lavoro alla Leitz" , in ogni Leica che usciva da Wetzlar insomma c'era un pezzetto dell'anima di tutti i dipendenti.
Questo si toccò con mano alla fine del secondo conflitto mondiale quando tutto il popolo Tedesco si risvegliò dal sogno deviato ed illusorio di essere "l'eletto ed il più grande" e si trovò di colpo a doversi leccare le profonde ferite che la megalomania pazza di pochi aveva causato loro.
Ma questa è storia ancora a venire.
Saluti
Rpo

Errata corrige:
"Le mie precedenti puntate non hanno compreso tutto e di questo debbo scusarmi , ma è sufficiente sfogliare un catalogo qualsiasi degli anni d'oro di questa meravigliosa casa per rendersi conto della quale mole di accessori prodotta."
Va corretto con:
"Le mie precedenti puntate non hanno compreso tutto e di questo debbo scusarmi , ma è sufficiente sfogliare un catalogo qualsiasi degli anni d'oro di questa meravigliosa casa per rendersi conto di quale enorme mole di accessori sia stata prodotta."
Chiedo scusa , dovrei rileggere sempre prima di inviare!
Rpo