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James Moore, retrospective
Di mauro (del 18/11/2004 @ 09:40:34, in Mostre, linkato 1345 volte)

MILANO

in mostra dal 11 Novembre al 12 Dicembre 2004

 

L’incontro con la fotografia avviene per James Moore con una modesta macchinetta Kodak che riceve in regalo a Natale, quando ha dodici anni. EEuna nota biografica ricorrente nelle storie personali di tantissimi fotografi che diverranno professionisti di talento. Il giovanissimo James Ecatturato dalla magia di poter riprendere il mondo che lo circonda, ed il suo adorato cane, dentro una piccola ‘scatola neraE Un amico di famiglia gli insegna a sviluppare e stampare e, come lui stesso racconta, “Non avrei mai potuto immaginare che avrei dedicato la maggior parte della mia vita alla fotografia professionaleE Nel 1963, dopo esperienze nella fotografia di still life, con il desiderio di fotografare la moda, invia un portfolio di immagini a Marvin Israel, direttore artistico di Harper’s Bazaar. Ottiene il suo primo incarico da una personalitEdell’editoria, dotato di una sorta di percezione subliminale nello scoprire nuovi talenti ed incoraggiarli ad esprimere la loro vera natura. Assistente di Richard Avedon, apprende, dal grande maestro della fotografia di moda, il rigore della composizione che Ecaratteristica di ogni immagine di James Moore. PerE il complesso del lavoro di Moore rivela delle particolaritEassai originali: il gusto per i dettagli, ripresi in close up, in immagini dinamiche; altri lavori sembrano, piuttosto che fotografie di moda, snap shots di un fotogiornalista, abile nel ritrovare situazioni ambientali misteriose, al limite dell’inquietante evento; in altre immagini, ancora, l’astrazione, e il gioco delle ombre, trasporta in visioni quasi oniriche. Diverse sono le soluzioni formali di James Moore, che adatta la sua visone alla ovvia diversitEdell’oggetto moda, e tuttavia leit motiv del suo lavoro sono la naturalitEe la spontaneitE Immagini che non sembrano costruite intellettualmente e studiate in ore di pose.