Leicapassion 3-2006 con la prova su strada della Leica M8 (la prima in italia e certamente una delle prime nel mondo)
Di mauro (del 02/11/2006 @ 13:45:13, in Leica, linkato 3248 volte)
Dal sito LEICAPASSION.COM potete scaricare (come sempre gratuitamente) le 51 pagine dell'ultimo numero di leicapassion magazine. Un Numero ricchissimo con la prova su strada della nuova M8, una prova che e' tra le prime in assoluto che potete trovare. Una bella intervista con un amico virtuale Luca Rubbi, bravissimo fotografo. La prova del Canon 50 1.2 per leica vite (m39) e tanto altro. La lettura e', come sempre, caldamente consigliata.
L'editoriale di Roberto Piero Ottavi:
La svolta annunciataNon abbiamo rispettato i tempi e ci scusiamo per questo ma il ritardo è legato ai test sulla nuova M8 che ci hanno impegnato per molti giorni. L'edizione 2006 della Photokina, l'appuntamento più importante a livellomondiale con tutto quanto ruota attorno alla fotografia, passerà certamente alla storia come l'edizione della grande svolta Leica. Mentalmente fuorviati forse dalle soluzioni adottate nel dorso DMR in cui la digitalizzazione era stata ottenuta con l'innesto di un sensore e della logica in una fotocamera che sostanzialmente restava quella di serie progettata per la pellicola, in molti abbiamo pensato ad una Leica M realizzata secondo lo stesso concetto. Alzati, dapprima timidamente e poi via via con sempre maggior dovizia di particolari, i veli sotto i quali è stata tenuta nascosta fino a pochissimi giorni or sono la nuova nata, attingendo soprattutto e come sempre purtroppo dai siti stranieri, rapidamente ci siamo fatti un'idea più precisa della fotocamera che potrebbe segnare realmente una svolta epocale. L'uso del condizionale, considerata la corsa sfrenata nella quale sonoimpegnati i big del digitale, le difficoltà connesse soprattutto all'utilizzo delle ottiche grandangolari tradizionali sul digitale e non ultimo il criterio adottato da Leica nella scelta del sensore, è d'obbligo.In realtà la nuova M8 non è una Leica M7 digitale come erroneamente si era portati a credere ma una fotocamera completamente nuova con una filosofia ben precisa e dotata di una personalità propria.Da tempo gli sforzi di Leica, meraviglioso bucchero stretto tra i vasi in titanio dei colossi giapponesi, Canon in testa a tutti, sono realmente tutti tesi al digitale anche perché non muoversi con disinvoltura e qualità tra ibit oggi può veramente costituire un ottimo sistema per morire rapidamente.L’avvento della prima M digitale costituisce certamente un momento molto importante, talmente importante da rischiare di sminuire immeritatamente tutte le altre novità che comunque non sono né poche né trascurabili.La nuova Digilux 3 si preannuncia fin d’ora come una fotocamera con tutte le carte in regola per soddisfare quella larghissima fetta di mercato che già poche settimane dopo aver acquistato la Digilux 2 chiedeva a granvoce una Leica digitale non vincolata ad un 28/90 splendido ma pur sempre fisso e soprattutto sempre troppo a fuoco anche dove non lo si sarebbe voluto e Leica risponde con questa nuova reflex ma non si fermacertamente qui. Leica propone la nuova V-Lux, un Tri-Elmar di nuova generazione progettato proprio nell'ottica di essere impiegato sulla M digitale, un 28 mm leggerissimo e compatto, un nuovissimo mirino multifocale completo di bolla per il controllo dell’orizzontalità nell’uso delle ottiche grandangolari. Le novità, insomma, sono realmente molte e tutte interessantiRoberto Piero Ottavi
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