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Questo fine settimana sono stato al fotoclick, una manifestazione per i professionisti dell'immagine a ferrara. (tra l'altro gratis come photobit).

Due cose sono apparse subito evidenti:

- c'erano un po' tutti i grossi marchi: hasselblad, nikon, canon, zeiss, panasonic, sigma, tamron c'erano pure le fotocamere della benq e non c'era Leica (polyphoto). Questo all'immagine di un marchio non fa bene. Io poi che ero andato sperando di toccare la m8 sono rimasto particolarmente male.

- e' davvero tutto digitale. Dai dorsi alle reflex passando per stampanti di tutte le misure e foto album per matrimoni. solo Fuji aveva in una vetrinetta in seconda fila una campionatura di pellicole (solo colore). L'unica presenza analogica era la zeiss nuova senza telemetro.

Ho giocato allora un po' con la nuova panasonic lumix la L1.
Se devo dire che mi ha colpito mentirei. Un mirino piccolo, forse piu' piccolo (distante di quello della 20D) senza stigmometro (e qui ti voglio se con l'anello di raccordo qualcuno vuole provare le ottiche r). Il monitor posteriore non mi sembrava definitissimo. Ho fatto alcuni scatti a 400 ed a 100 (stranamente lasciando tutto in auto le foto a 100 sono venute un po' piu' scure boh) per scoprire che non avevano nemmeno un monitor per visualizzare i risultati. Provando ad ingrandire l'immagine le aree scure anche a 400 iso sembravano ricche di disturbi (ma parliamo del monitor della fotocamera quindi lo dico con beneficio di inventario) problema che aveva la olympus E-300.

Non e' stata una giornata fruttuosa, ho pero' percepito fisicamente cio' che molti dicono da tempo, che l'analogico e' gia' morto.

Restera' una per un certo periodo (10 anni? 20 anni?) per vecchi rompicoglioni nostalgici. E mi spiace che mia figlia quando sara' grande potra usare probabilmente una leica solo come fermacarte e non per imparare qualche cosa.