Il nuovo numero è in rete al solito indirizzo
Con una grafica semplificata e ... il link anche al nostro sito (a pensarci mi commuovo!!!)
Editoriale
Il 2005 è ormai “archiviato” e con il vecchio anno sono archiviati anche i
momenti difficili, gli inevitabili ripensamenti, le chiacchiere inutili sulla
sopravvivenza di questo o quel marchio, le disquisizioni fini a sé stesse sulla
galoppante avanzata del digitale e quelle sul lento paventato tramontare
della pellicola.
Inutile guardarsi soltanto e sempre alle spalle, vivere solo ed esclusivamente
di tempo passato cercando disperatamente di restare saldamente attaccati
solo a tutto quanto è ormai storia anche se importantissima.
Giusto però non dimenticare in assoluto un passato che è storia della
fotografia nel senso più vero e ancora oggi determinante nel momento della
scelta, della decisione se acquistare Leica oppure no e chiunque dovesse
proporsi con l'intenzione di cancellare tout court la storia dimostrerebbe di
aver capito piuttosto poco della complessa psicologia del cliente Leica.
Chi compera Leica, da sempre, compera non solo per possedere ed usare
quanto di meglio oggi il mercato offre ma anche, e più spesso di quanto non
si creda, perchè il nome Leica è diventato negli anni un mito e come tutti i
miti non può staccarsi dalla sua storia, una storia che non è fatta di pixel e
di sensori digitali ma fonda le sue radici nei tempi in cui le lenti asferiche si
molavano e si lucidavano a mano e rinnegare tutto questo sarebbe sbagliato.
Leicapassion proseguirà pertanto la strada intrapresa riservando
certamente un occhio di riguardo a tutto quanto di nuovo la Casa di Solms
presenterà e, compatibilmente con la tempestività degli aggiornamenti e la
disponibilità dei materiali, sarà nostra premura svolgere quel servizio di
informazione completamente disinteressata ed assolutamente oggettiva che
ha caratterizzato il primo anno di pubblicazione.
Non chiedeteci però di non parlare spesso anche degli aspetti storici e
culturali di un marchio come Leica perchè saremmo costretti a deludervi.
Leica, da parte sua, promette sottovoce grosse novità soprattutto nel digitale
che, seppur con i limiti che ancora non sembrano completamente debellati,
sarebbe controproducente non tenere in giusta considerazione tenuto conto
che, lo si voglia o meno, sarà certamente la fotografia di un domani ormai
molto prossimo.
Oggi più che mai assistiamo ad un continuo altalenare tra momenti di calma
apparente e comunicati stampa che ufficializzano cambiamenti spesso
neppure lontanamente sospettati e quindi improvvisi.
Le grandi realtà produttive sostituiscono i quadri dirigenziali quasi con la
stessa facilità con cui noi cambiamo d'abito e Solms non è da meno,
cambiano i CDA delle Società e cambiano le filosofie commerciali dei
distributori costretti ad un adeguamento affannoso pena il rischio di restare
pericolosamente tagliati fuori dal grande giro della fotografia di massa.
Nella penombra della fotografia tradizionale una luce per ora debole ma che
costituisce un importante messaggio: sono arrivate anche in casa Italia le
prime pellicole “Made in China” , chi le ha provate parla di qualità
eccellente e considerata la grinta con cui la RPC si sta proponendo in ogni
campo e la miriade di miniere di argento possedute c'è da crederci.
Roberto Piero Ottavi