L'officina, l'idea del fare, del costruire, del pensare, del cercare continuamente di superare i limiti.
Il corpo di Cristo di Andrea Pacioni è opera complessa,
strutturata a contenere l'immagine di un Cristo nero impressa
su pietra di lavagna, incastrata su una struttura a croce in ferro.
Pacioni lavora agli estremi della materia cerca sviluppi impossibili,
costruisce il corpo la croce, si pone dentro l'opera nella ricerca
assoluta di una relazione con essa. La lavagna è pietra su cui è quasi impossibile imprimere una fotografia, Pacioni porta a termine la sua
autentica battaglia riuscendo a comporre e costruire il corpo di Cristo crocifisso.
Icona che sembra sorvegliare un tempo muto a scavalcare la presenza di una materia grezza, l'opera riproposta nel giro di vite secolari,
da artisti che nel tempo hanno dato l'idea e la forma alla Crocifissione.
In Camera Verde lo sguardo lega quel tempo, e Pacioni si cimenta nella struttura e nella trasparenza dell'immagine in essa costruita.
Quasi sorvola l'idea stessa, ultima di un sacrificio che è delle forme,
nel tentativo di cogliere quel processo conoscitivo che conduce allo sviluppo delle cose.
Pacioni è dentro la cosa. Il corpo di Cristo è visione geometrica a far vivere un corpo dentro l'altro, è così che la passione dello sguardo si attesta in un vedere oltre la pietra, pietra nera, pietra come sindone a nascondere e svelare l'immagine di Cristo crocifisso nell'estremo limite della materia.
http://www.andreapacioni.com/