TURN OFF YOUR TELEVISION 1995-2005
Fotografie di MAURO FIORESE
“….Fiorese ci obbliga a capire che i normali momenti del vivere quotidiano possono diventare, e spesso lo sono, trascendenti se il nostro sguardo si fissa in modo corretto (….) Mauro Fiorese potrebbe essere chiamato “il mistico inaspettato”. Nel progetto AULA DEI lui comprende che i grandi drammi spirituali si svolgono su piccoli palcoscenici in luoghi inaspettati (….) è probabilmente anche il primo fotografo a documentare una Cristianità urbana.”
John Wood - Lake Charles, Louisiana 2002
Presentazione della Mostra
As Advertised, Aula Dei, corpolibero, Once upon the Blue e Prima Lettura e sono i titoli dei 5 corpi di lavoro esposti in questa mostra personale a testimonianza della ricerca artistica prodotta da Mauro Fiorese negli ultimi dieci anni.
La necessità che accomuna tutte le immagini esposte sembra essere quella di non smettere mai di lavorare per comunicare ciò che miliardi di occhi, giorno dopo giorno, nel bene e nel male, percepiscono senza spesso accorgersi di aver visto.
I corpi di lavoro esposti:
Prima Lettura, anche cronologicamente il primo lavoro dell’autore, è un progetto di rappresentazione onirica che utilizza come sfondo i luoghi urbani e rurali della Francia.
corpolibero, un impegno sociale che, con la fotografia, “mette a fuoco” situazioni troppo spesso volontariamente accantonate perché considerate scomode oppure, tristemente, solo antiestetiche.
As advertised, New York “come da pubblicità”. Il potere dei luoghi comuni affiancati alla complessità di una città simboleggiata dal frutto proibito: la grande mela.
Aula Dei, una profonda e lucida analisi, fatta di riflessioni e di ritrovato senso del misticismo e della sacralità della vita, sia a contatto con la natura sia immersi nel caos delle metropoli.
Infine Once upon the Blue, l’ultimo lavoro realizzato a quattro mani con l’ amico e mentore Keith Carter, è un viaggio sul Lago di Garda e un omaggio alla sua particolare luce tanto amata anche Henri Cartier-Bresson.
La mostra, curata da Renzo Margonari, presenta circa quaranta fotografie.
Conversazione con l’autore a cura di Marina Mojana (estratto da catalogo)
MM: Turn off your television: Spegni la tua televisione! Da dove nasce questo titolo, che ha l’aria di essere un buon consiglio piuttosto che un’invettiva?
MF: Ritengo la televisione un mezzo democratico e utile.
La mia non intende essere un’invettiva contro la TV ma una semplice esortazione a rimpossessarsi dei propri spazi di riflessione. Di fronte alle immagini televisive l’occhio umano è fisso e fatica a seguire le migliaia di impulsi audiovisivi che si susseguono velocemente, dando luogo ad un processo che spesso viene solo subito dai nostri occhi e dal nostro cervello, senza lasciarci il tempo di riflettere. Di fronte allo schermo televisivo, insomma, i nostri occhi sono praticamente fissi e non hanno il tempo di cercare.
Le fotografie, invece, possono colpire la nostra attenzione per diversi motivi ma, a prescindere da essi, ci permettono di “entrare” in profondità e di soffermarci per un tempo potenzialmente infinito su diversi dettagli e sui molteplici aspetti delle nostre riflessioni. Il titolo è “preso in prestito” da un autoritratto che da sempre utilizzo e in cui la scritta campeggia su un muro alle mie spalle.
MM: Temi spesso controversi e impegnativi quelli delle tue immagini, come l’handicap o l’iconografia sacra.
Si tratta solo di ricerca intorno a contenuti che ti affascinano o anche di una sorta di lotta contro qualche luogo comune?
MF: La macchina fotografica è per me anche uno strumento di sensibilizzazione nei confronti di chi subisce informazioni spesso deviate o “ideologizzate” senza rendersene conto. E questo ci riporta nuovamente al titolo della mostra… La necessità che accomuna tutti i miei lavori è quella di non smettere mai di lavorare per poter comunicare ciò che miliardi di occhi, giorno dopo giorno, nel bene e nel male, percepiscono senza spesso accorgersi di aver visto. O più semplicemente, per mostrar loro la vita da un altro punto di vista, sia fisico sia mentale.
BIOGRAFIA
Mauro Fiorese autore e docente attivo da diversi anni nel settore della fotografia di ricerca artistica e nei progetti fotografici a lungo termine.
Le sue immagini sono state pubblicate in diversi libri, tra cui TwoSpirits (Electa- Mondadori) con Keith Carter e Humana (Art&).
Di recente pubblicazione anche il saggio Fotografia a sua immagine e somiglianza (Ibiskos).
E’ docente ordinario del corso di Fotografia presso L’Accademia di Belle Arti di Verona e insegna Laboratorio di Linguaggio Fotografico al corso di laurea di Scienze dei Beni Culturali - Università di Verona.
Il suo lavoro pubblicato nel libro corpolibero, un progetto a lungo termine sul modo dell’ handicap, è stato inserito nella classifica TOP 100 World Photographers' list del Golden Light Award nel 1997.
Sue fotografie fanno parte di collezioni private e pubbliche tra le quali il Museum of Fine Arts, Houston – Texas, il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri, Verona – Italia e la Bibliothèque Nationale de France, Paris - Francia
Nel 2003 una sua opera è stata battuta all’asta annuale di Fotografia – Sotheby’s Italia.
Nel 2004 è stato citato tra i giovani autori italiani di rilievo da Il Sole 24 ore - Guida Investimenti all’interno dell’articolo “La difficile arte di investire”.
I suoi lavori sono stati esposti in Europa, Giappone, Canada e Stati Uniti.
Il suo sito web: www.maurofiorese.it
PRINCIPALI MOSTRE/SELECTION OF EXHIBITIONS
2004
Arte a Verona 1950/2004
Ex Arsenale, Verona – catalogo
Su la testa – Fondazione Mazzotta
Stazione Centrale, Milano - Stazione S. Lucia, Venezia - catalogo
2003
Italiani a Tavola – Fondazione Mazzotta
Stazione Centrale, Milano - Stazione Termini, Roma - catalogo
Mostra fotografica in occasione della Seconda Conferenza Dei Ministri responsabili per le politiche di integrazione delle persone portatrici di handicap
Italia: fotografie di Mauro Fiorese tratte dal libro corpolibero
Malaga, Espana
2002
FIGURE: Tracce per una nuova iconografia
Maurizio Cattellan, Mauro Fiorese, Guido Guidi, Michelangelo Pistoletto….
Pala De Andrè — Ravenna, Italy - catalogo
2001
Twospirits: Keith Carter - Mauro Fiorese
Centro Internazionale di fotografia Scavi Scaligeri Verona - catalogo
Vollbart, Langes Haar…Das Bildinis Jesu Christi in der Fotografie
C. De Keyzer, M.Fiorese, D. Michals, A. Serrano, JP Witkin...
Fotografie Forum International, Frankfurt, Germany
1998
DNA (Donare, Negarsi, Amare)
Fondazione Bevilacqua La Masa
p.zza S.Marco, Venezia - catalogo
Premio Marangoni 1997 per un progetto fotografico
Fondazione Studio Marangoni, Firenze – catalogo
1997
Giovani Artisti
Galleria d’arte Moderna e Contemporanea Palazzo Forti, Verona
Italian contemporary artists
Venice art Palace, Otaru, Japan – catalogo
Humana
Openspace - Palazzo dell’Arengario in Piazza Duomo
Milano- catalogo
The 1997 Golden Light/ Ernst Haas Award: The TOP 100 Photographers list exhibition
(Mauro Fiorese / corpolibero)
Snapper Bear Studios in Noho, New York, NY
1996
Incidentia oppositorum: l’influenza reciproca tra corpo e spirito nella fotografia contemporanea
Spazio Arte S. Fedele, Milano - catalogo
Photoronto - celebrating the Italian contemporary photography: Renato Begnoni e Mauro Fiorese
Stephen Bulger Gallery,Toronto, Ontario