IL TEMPO DELLA NATURA
E' il rispetto dell'uomo nei confronti della natura o meglio è il legame tra la rappresentazione della natura e la creazione artistica e al tempo, alla dimensione temporale cui si riferisce l'uomo nel rapportarsi alla natura. Del resto la fotografia è figlia della natura ed i suoi stessi processi produttivi sono legati alla chimica, in un'alchimia che ogni volta permette di catturare i fenomeni naturali della rifrazione, del riflesso, tutti legati alla luce ed al tempo. Il tempo non è altro se non se stesso, procedendo invariato lungo i suoi percorsi, nel suo svolgersi, incontra la natura: un concetto lineare come lo scorrere della stessa vita in continuo divenire, il filo conduttore su cui la fotografia costruisce la propria supremazia espressiva. L'equivalenza su cui si fonda questo principio è data dagli effetti che il tempo produce sulla natura, sia che si tratti di un attimo o di un secolo, una creatura appena nata al pari di una intera civiltà ne portano gli esiti e definiscono la loro esistenza in funzione del trascorrere del tempo. Di conseguenza all'assenza temporale corrisponderebbe la negazione dell'esistenza e quindi della vita stessa: perciò la fotografia rappresenta il più importante segnale di vita mai esistito nella storia dell'umanità. L'identità cronologica fornita dalla testimonianza fotografica è contemporanea, diversamente da un fossile o da un reperto archeologico ripropone in tempo reale lo stato dell'esistenza
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