MiCamera presenta 16 opere di Alberto Mileti dedicate al muro di Berlino. Il muro è qui la superficie su cui si è espressa la memoria collettiva, che come un’unica mano ha tracciato strati di segni che si sovrappongono e che vengono progressivamente erosi dal tempo - graffiti e disegni che esprimono un passaggio storico allo stesso tempo traumatico e liberatorio.
Fondamentale è la sovrapposizione degli strati. La lenta cancellazione dei segni e la sovrapposizione degli stessi è ripresa soprattutto attraverso l’elaborato e meticoloso processo di stampa che rende evidente i dettagli e che conferisce una densità quasi plastica alle opere. Nel processo creativo dell’artista riveste infatti grande importanza la manualità, il rapporto con l’immagine ripresa ed elaborata. Una genesi delle immagini che Mileti segue con meticolosa cura. Sfumature e contrasti calibrati nei dettagli, in un processo di sviluppo e stampa che lo affascina fin dal suo primo approccio alla fotografia.
Il carattere multi strato delle figure disegnate sul muro e riprese nelle immagini è riconducibile al movimento della memoria che vede sfuocare nel tempo i ricordi più lontani a cui si sovrappongono le esperienze recenti. Per contrasto, la lenta cancellazione fisica delle immagini originali rende più evidente l'emergere della cicatrice dell'infarto Europeo, che corrisponde a un tema essenziale rispetto al quale i graffiti sovrapposti risuonano come rumori di fondo. Su questo sfondo, le memorie si confondono e si perdono.
Alberto Mileti è nato in Puglia nel 1965. Ha già esposto in alcune collettive ed è l’autore del progetto ‘Immagini in costa’ dedicato al tema del deturpamento del paesaggio costiero pugliese esposto presso la prima sede di MiCamera nel gennaio del 2005.