Da venerdì 15 dicembre (alle 17,30 l’inaugurazione) e fino al 5 gennaio, alla Galleria Mazzocchi – Fondazione Remo Gaibazzi - di Parma (b.go Scacchini, 3) sarà possibile vedere i migliori scatti dei fotoreporter del mondo scelti dalla World Press Photo Foundation, l'associazione indipendente e no- profit che ha sede ad Amsterdam, organizzatrice del più grande e prestigioso concorso di fotogiornalismo del mondo. La mostra fotografica è composta da 200 immagini e viene allestita ogni anno in 45 Stati. In Italia è ospitata in sole quattro città: Roma, Milano, Lucca e Parma.
L’iniziativa si svolge nell’ambito del Festival dei diritti umani, promosso dalla Provincia con Forum Solidarietà e le associazioni del volontariato e realizzato con il sostegno della Fondazione Cariparma. "Si tratta di un evento internazionale di grande portata, uno dei massimi concorsi fotografici per un fotoreporter. Sono immagini che hanno un’efficacia più significativa di tante parole: immagini che non possono lasciare indifferenti, che suscitano commozione, sdegno, riflessione; mi auguro che non suscitino impotenza", ha detto l’assessore provinciale alle Politiche sociali Tiziana Mozzoni.
"Quello di World Press Photo è il concorso di fotogiornalismo più longevo e più grande", ha osservato lo storico della fotografia Paolo Barbaro, docente all’Università di Parma. "È uno sguardo istantaneo sul mondo, con una chiara rivendicazione di autorialità da parte dei fotografi: un capitolo della lotta della fotografia e dell’immagine fotografica per rivendicare la propria autorialità e incisività".
"World Press Photo è un’organizzazione indipendente fondata nel 1955 nei Paesi Bassi allo scopo di promuovere e sostenere il fotogiornalismo professionale. Quest’anno al concorso hanno partecipato più di 4.400 fotografi di 122 paesi, proponendo oltre 83mila scatti. L’Italia ha partecipato con 206 fotografi, dei quali due hanno vinto premi nelle diverse sezioni. Il premio per la miglior foto dell’anno - ha spiegato Manja Kamman, responsabile relazioni esterne di World Press Photo - è andato a un’immagine del fotografo canadese Finbarr O’Reilly, che mostra il volto di una madre con la mano del figlio che le copre la bocca in un centro di aiuti alimentari in Niger. Uno scatto apparentemente semplice ma complesso nel suo significato, e che ci pone molte domande. Un’immagine bellissima e terribile allo stesso tempo".
La foto vincitrice è quella con cui si apre l’esposizione alla Fondazione Gaibazzi di Parma. Il Premio World Press Photo è uno dei più importanti riconoscimenti nell’ambito del fotogiornalismo. Ogni anno, da 50 anni, una giuria indipendente formata da esperti, scelti tra i più accreditati in campo internazionale, è chiamata ad esprimersi sulle migliaia di domande inviate da ogni parte del mondo alla World Press Photo Foundation di Amsterdam da fotogiornalisti, agenzie, quotidiani e riviste. Si tratta quindi di un'occasione unica per vedere raccolte insieme le immagini più belle e rappresentative che, per un anno intero, hanno accompagnato, documentato e illustrato gli avvenimenti del nostro tempo sui giornali di tutto il mondo: ci sono le guerre e la sofferenza, ma anche la vita, l’amore e l’ironia. In mostra a Parma ci sono scatti che raccontano il 2005 in tutte le sue sfaccettature: dall’uragano Katrina agli attacchi terroristici alla metropolitana di Londra, dal dramma della quotidianità di Baghdad allo tsunami, dall’emergenza alimentare in Africa all’Aids.