A Roma c'e' il www.fotografiafestival.it (potete visitare il sito e' bellissimo). Vi allego il programma e la press relase che per comodita' trovate sotto per esteso.
Inaugura il
1 aprile, con il tradizionale appuntamento ai Mercati di Traiano, la terza edizione di FotoGrafia - festival internazionale di Roma, fortemente voluto dal Sindaco di Roma Walter Veltroni.
Un’occasione unica per scoprire le proposte di oltre
duecento fotografi con più di quaranta mostre nei luoghi espositivi più suggestivi della città.
FotoGrafia
è espressione alta dell’incontro tra l’arte contemporanea e lo straordinario patrimonio storico di Roma. Le esposizioni allestite in luoghi differenti (musei, siti archeologici, accademie internazionali e gallerie d’arte) sono concentrate in due grandi poli: il Centro Storico e il quartiere Flaminio, come segno tangibile di una geografia artistica della città sempre più ricca di operatori sia pubblici, sia privati.
Dura Bellezza
è quest’anno il tema del Festival, prodotto da Zone Attive con la direzione artistica di Marco Delogu, che propone una riflessione sulla natura doppia della Fotografia: dura testimonianza e opera d’arte in sé.
Il tema sarà la guida e lo strumento per cogliere il legame profondo che esiste tra l’opera di talenti diversi e per comprendere le connessioni tra i diversi filoni espressivi della fotografia: il fotoreportage, il paesaggio e il ritratto seriale. Filoni spesso vissuti come applicazioni separate di una tecnica, che, invece, sono rappresentazione di soggettività e sensibilità differenti, tutte pienamente espressione di
una tra le più vitali forme d’arte contemporanea.
Ma
Dura Bellezza è soprattutto un contributo alla riflessione sul mondo di oggi, sui cambiamenti che ne hanno segnato il passato prossimo, di cui rimangono gli influssi. Sull’esistenza dell’uomo e sul suo rapporto con i suoi simili e con l’ambiente.
Il cuore del Festival sono i
Mercati di Traiano (2 aprile –6 giugno) che ospitano due anteprime mondiali prodotte da Zone Attive per FotoGrafia: The Tribes of Southern Ethiopia, un reportage antropologico di Don McCullin sulla regione del Corno d’Africa, accompagnato da una mostra antologica che raccoglie i frutti più significativi della sua straordinaria produzione, e site specific_roma04 di Olivo Barbieri, con cui si rinnova, dopo la produzione de Il teatro del tempo di Koudelka nel 2003, l’impegno del Festival a commissionare per ogni edizione ad un grande fotografo una produzione su Roma.
Ai Mercati di Traiano viene anche presentata la mostra
Dietro l’immagine.Ritratti di povertà rurale prodotta dall’IFAD, il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo, con
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immagini firmate da Alexandra Boulat, David Alan Harvey, Gerd Ludwing, Pascal Maitre e Alex Webb.
Come ogni anno viene dedicata particolare attenzione alla produzione fotografica di un paese. Quest’anno è la volta, dopo Messico e Cile, del Sud Africa in occasione del decennale della democrazia e dell’elezione a presidente di Nelson Mandela. La British School at Rome Gallery (6 aprile – 4 giugno) ospita la collettiva Sugar in the Petrol con artisti quali Abrie Fourie, Andrew Tshabangu, Zwelethu Mthethwa e Doris Bloom, che in contemporanea presenta le sue opere pittoriche alla Galleria Miscetti. All’IsIAO, Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente,(5 aprile – 28 maggio),l’esposizione 10 anni 10 voci che raccoglie i lavori di 10 giovani promettenti artisti sudafricani. Alla galleria Sala 1, Kunhinga Portraits (3 aprile-31 maggio), 10 foto scattate in Angola durante la guerra civile dal fotoreporter sudafricano Guy Tillim e alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna i Ritratti di Albini di Pieter Hugo (15 aprile-16 maggio), un’interessante riflessione e provocazione sulla diversità della popolazione sudafricana.
Tante saranno le possibilità offerte dal Festival nel corso dei prossimi mesi per scoprire e conoscere i lavori e le opere dei tanti artisti presenti.
All’Acquario Romano (5-19 giugno) è esposto un percorso fotografico e multimediale dedicato ai Viaggi in Oriente e alla ricerca artistica e spirituale di dieci maestri italiani del Novecento, Antonioni, Boetti, Clemente, Maraini, Moravia, Ontani, Pasolini, Rossellini, Schifano, Sottsass.
Alla Calcografia (27 aprile–6 giugno) sono previste le mostre: Deep South di Sally Mann, una serie di paesaggi antropomorfi realizzati dall’artista nel Mississippi e nella Louisiana, i ritratti di Ingar Krauss negli orfanotrofi e carceri russi e La Dura Bellezza che propone lavori di: Koudelka, Giacomelli, Cartier-Bresson, Salgado, Ray, Freed, Norfolk, Miller, Stern, Witkin, Basilico, Newton, Garcia Rodero, Garduño, Palma, Secchiaroli, Sutkus, Schifano, Eustachio, Bossaglia.
Al Museo Andersen (23 aprile–20 giugno) spazio invece alla fotografia più contemporanea con Erwin Wurm, Gabriel Orozco e Richard Wentworth, in una collettiva che crea un incontro ideale tra questi tre artisti–fotografi e le opere lì conservate dello scultore e pittore Hendrik Christian Andersen.
Al Museo di Roma – Palazzo Braschi (7 aprile–6 giugno) è allestita la mostra Mediterraneo. Fotografie di viaggio dal 1850 al 1910, con opere di alcuni tra i più grandi maestri dell’epoca, quali Giorgio Sommer e Ludovico Tuminello
La Sala Santa Rita ospita Original Malawi (7 –24 aprile), progetto che racconta la vita del distretto di Balaka attraverso gli scatti realizzati con macchine monouso da ragazzi nati e cresciuti in Malawi che non avevano mai avuto contatto con il mondo della fotografia.
Al Museo di Roma in Trastevere, (7-27 maggio) sono allestite la mostra delle 200 fotografie del World Press Photo 2004 e Sguardi e Riflessi, una collettiva di nove giovani artisti italiani curata dal G.R.I.N., Gruppo Nazionale Redattori Iconografici, mentre la Galleria Nazionale d’Arte Moderna (12 maggio- 4 luglio) ospita Sotto la tenda di Abramo di Ivo Saglietti, esposizione dedicata alla vita quotidiana in un monastero siriano.
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Sulla facciata del Palazzo delle Esposizioni (1 aprile-20 maggio) sono esposti i volti di passanti romani ritratti da Braco Dimitrijevic in The Casual Passers–by I met 2004.
Lo stesso artista presenta allo Studio d’Arte Contemporanea Pino Casagrande l’installazione Balkan walzer 2003 (5 aprile-20 maggio).
E’ dedicata, invece, a Roma L’Album di Roma. Fotografie private del Novecento a Piazza Navona (23 aprile–14 maggio) che raccoglie immagini private dei romani.
L’Accademia di Ungheria (10-29 maggio) propone L’Italia attraverso l’obiettivo ungherese con immagini selezionate dalla collezione del Museo Fotografico Ungherese, mentre quella di Romania (11-30 maggio) ospita Grandi bagnanti di Alessandro Albert e Paolo Verzone.
Il Festival prosegue poi in estate con cinque importanti esposizioni: Ritratti di August Sander ai Musei Capitolini (7 luglio -19 settembre); Italia – Doppie Visioni alle Scuderie del Quirinale (2 giugno-5 settembre), dieci temi sull’Italia affrontati da fotografi italiani e internazionali; 100 soli a cura di Micheal Light che raccoglie le immagini dei test nucleari nei deserti americani al Parco della Musica - Auditorium "Arte" (28 maggio –1 agosto); L’Utopia della visione. Fotogrammi sovietici, 1917-1930 (23 giugno-27 settembre) allestita al Museo di Roma - Palazzo Braschi e Innocent Landscapes (3 giugno-5 luglio) di David Farrell in esposizione al Museo di Roma in Trastevere.
Oltre alla partecipazione di Accademie e Istituti di cultura, è cospiqua anche l’adesione delle gallerie d’arte della città che completano la geografia del festival: AAM, Acta International, Valentina Bonomo artecontemporanea, Del Cortile, Studio d’Arte Contemporanea Pino Casagrande, Evangelisti+Corvaglia, Interno 12, Il Segno, Living Gallery TA MATETE, Luxardo, Massenzio Arte, Stefania Miscetti, Valentina Moncada, Sala 1, Sisters, Studio Trisorio.